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Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile

La metà dei giovani cinesi acquista prodotti quasi scaduti per avere buoni prezzi e sostenibilità

In Cina i giovani stanno dando l’esempio a tutta la popolazione. Combattono lo spreco alimentare comprando cibo che ha quasi esaurito la shelf life. Metà di loro hanno un’età tra i 26 e i 35 anni. Una scelta etica che coinvolge sempre più persone. I prezzi ridotti fino al 70% sono molto invitanti e consentono di ridurre lo spreco alimentare. È un messaggio importantissimo che arriva da una nazione che viene da una cultura alimentare molto varia e che ha accesso a molti prodotti solo da poco tempo. Dopo decenni di alimentazione spartana si è trovata davanti un improvviso boom dei consumi. Questo poteva condizionare le loro scelte in modo palese. Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile

Consumi razionali

Il concetto di partenza è quello di porre attenzione ad un modo di consumare più razionale. I più giovani sono i primi ad usufruire di queste offerte, ma il mercato del quasi scaduto sta ampliando la sua percentuale. Un’azienda di ricerca alimentare ha stimato che questa fascia di mercato ha superato i 4,5 miliardi di dollari nell’anno scorso.  La freschezza ad ogni costo non è un valore a cui viene data molta importanza. Purché i prodotti, quasi sempre di famosi brand, siano ancora edibili, tutto va bene.

Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile

Scelta ambientale

Ovviamente c’è una scelta ambientale oltre che economica alla base di questa scelta. Lo spreco alimentare, è molto sentito in tutte le comunità urbane, molto meno nelle campagne. Ma è un segno del cambiamento in atto nella mentalità dei cinesi. Sono sorte catene di negozi specializzati nei prodotti a fine shelf life.  Una di queste catene serve oltre 1000 persone al giorno, nel periodo di alta stagione, e i clienti sono degli habitue. Il successo di queste catene serve anche a filtrare i prodotti che il mercato assorbe.

Marchi di prestigio

La scelta delle catene di quasi a scadenza, è di lavorare con supermercati che vendono marchi noti. Questo consente di avere prodotti noti e reclamizzati di cui si conosce la qualità. Eliminando allo stesso tempo le aziende meno qualificate e cui si conoscono meno gli standard produttivi. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, gli esperti sono certi che questi prodotti non causeranno alcun danno. Lo conferma il professore di nutrizione e sicurezza alimentare Zhou Yu, della Anhui Agricultural University. «Il cibo quasi scaduto è sicuro e l’acquisto di questi prodotti è una buona pratica, per aiutare a prevenire lo spreco di risorse, che dovrebbe essere incoraggiata».

Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile

Piccoli trucchi

Tra coloro che amano fare questo tipo di spesa si sono create delle particolari attenzioni. Qualcuno ha scelto di acquistare sempre nello stesso giorno della settimana in occasione del rifornimento delle marche preferite. Qualcuno rimanda fino ad un solo giorno della scadenza per ottenere ulteriori sconti. Riuscire a fare acquisti con questo tipo di prodotti porta a sensibili risparmi. Il quasi scaduto viene venduto con sconti tra il 50 e il 70%. Un ottimo affare per gli acquirenti ed un grande aiuto all’ambiente, grazie alla riduzione dello spreco. Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile

redits: PxHere

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Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile
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Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile
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Anche i cinesi vogliono cibo sostenibile sono molto attenti ai prodotti vicini alla scadenza e risparmiano dal 50 al 70% ed evitano sprechi
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