Ogni giorno arrivano nuove sconcertanti ricerche che ci tirano per la giacca con conclusioni contrapposte
Bere solo un bicchiere o due non dovrebbe danneggiare la nostra salute personale, ci diciamo prima di brindare. Eppure ci sono dati che contrastano questo pensiero. I drink ricreativi sono qualificati come pericolosi per la salute del nostro cervello. Le ricerche svariano su mille diverse sfaccettature a seconda di chi li promuove, assolvono o condannano il consumo di alcool. Per alcuni bere moderatamente fa bene al cuore, ma può danneggiare il fegato. Per alcuni è essenziale per una buona vita sociale, mentre per altri sicuramente la rovina, e porta ad isolamento. Alcol dannoso anche se in piccola quantità?
Oxford condanna.
Il più recente degli studi dell’Università di Oxford, dovrebbe mettere una pietra tombale sull’argomento. Un’assai triste parola fine, per chi cerca un poco di brio o benessere nel bicchiere. Qualsiasi quantità di alcool consumato danneggia il nostro cervello. Niente drinks, niente cocktails, niente birra o vino. Buttate tutte le bottiglie, le lattine, le damigiane, i mixer e le olive per i Martini. Il risultato non lascia speranze per una decente vita sociale al pub o al bar. Se vogliamo avere il cervello funzionante al 100% dobbiamo rinunciare all’alcol.
Mancano i dati definitivi
Mancano ancora i dati definitivi ma le “soffiate” che i ricercatori si sono lasciati sfuggire non lasciano dubbi. Non c’è nessuna dose di alcol che sia sicura per il nostro cervello. La ricerca non è riuscita a trovare dati a conferma che un consumo moderato fosse positivo. Gli effetti sulla nostra psiche e sulla nostra materia grigia, sono decisamente negativi. Le ricerche precedenti almeno lasciavano spazio ad altre conclusioni. Ognuno poteva decidere in autonomia quali fossero i limiti da non superare. C’era ancora un margine d’operazione per i nostri gomiti puntati verso l’alto. La formula del “basso rischio” abbinata a consumi moderati, va dunque rivista molto al ribasso.
Dati indiscutibili
Sono state esaminate oltre 40.000 persone. Il test prevedeva immagini cerebrali MRI di tutti i partecipanti. I dati sono stati confrontati con quanto, ognuno dei soggetti campionati beveva, e hanno dato risultati impressionanti in senso negativo. Ovvero, i livelli più alti di bere erano associati a livelli più bassi di materia grigia del cervello. Questo evidenzia che le cellule neuronali erano influenzate dal consumo di alcol. Il suo effetto sulla percentuale di rischio di malattie, è risultato maggiore anche rispetto ai pericoli da fumo.
Sbrigatevi
Sbrigatevi a farvi l’ultimo bicchiere, appena questo studio verrà pubblicato ufficialmente, inizieranno a bombardarci contro il consumo di alcool. Il deperimento del vostro cervello è più importante di quella birra che già assaporavate nella vostra fantasia. Ma potreste anche essere dei bastian contrari, e decidere che piuttosto di avere un cervello perfettamente funzionante e brillante, sia meglio farsi un goccetto di tanto in tanto. Ricordiamoci anche delle crociate contro l’alcol degli anni ’30 del secolo scorso. Non hanno portato a nulla di buono. Brindiamo con un buon calice, alla faccia di chi vi vuole sempre presenti e dinamici. Prosit. Alcol dannoso anche se in piccola quantità?
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