Dopo 40 anni dall’inizio dell’era AIDS si arriva alla sperimentazione umana di due vaccini che potrebbe essere efficace.
Sono vaccini che proseguono il percorso già utilizzato contro il Covid-19. È Moderna ad iniziare il test sull’uomo che potrebbe portare a debellare una delle più subdole e malviste infezioni. I vaccini sono sviluppati sulla base di mRNA, come già accaduto con successo contro il corona virus. Il percorso non sarà breve, la procedura per ottenere l’approvazione prevede alcuni step. Ma arrivare ai test sull’uomo è un segnale importantissimo. La somministrazione del vaccino anti-HIV, comincerà il prossimo 19 settembre e dovrebbe terminare a maggio 2023. AIDS arriva finalmente il vaccino
Un potenziale già testato
Sono molti anni che il potenziale dei vaccini mRNA viene testato in molte patologie, tra le quali il cancro. I vaccini mRNA funzionano istruendo le cellule, perché producano parti delle stesse proteine, sulla parte esterna di un virus. Le proteine innescano le cellule immunitarie, che a quel punto possono riconoscere il virus e distruggerlo. Data la struttura del retrovirus dell’HIV che attacca il sistema immunitario, i ricercatori ritengono che per una copertura completa serviranno diversi vaccini. È necessaria un’azione combinata per bloccare le subdole capacità del virus dell’AIDS di nascondersi.
L’AIDS si nasconde nel corpo
Riesce a nascondersi dagli anticorpi quando entra in un soggetto sano, grazie alla struttura della proteina che la avvolge. Per prevenire la sua azione, servono alti livelli di anticorpi neutralizzanti, per questo lo studio è rivolto soprattutto sulle cellule B, note come linfociti. Il loro compito è combattere le infezioni batteriche e virali, ed il vaccino dovrebbe stimolarle nella loro azione protettiva. Attualmente, non esiste una cura definitiva per l’AIDS, gli attuali trattamenti si limitano a rallentare e bloccare la progressione.
Linfociti da stimolare
Gli scienziati valuteranno il numero di cellule B in ogni partecipante allo studio. Attivare questo tipo di cellule dovrebbe portare ad una stimolazione protettiva. I test lavoreranno per dimostrare la sicurezza dei due vaccini sperimentali, somministrati singolarmente o congiuntamente. I vaccini HIV mRNA di Moderna sono i primi a raggiungere gli studi clinici sull’uomo. Saranno cinquantasei le persone, che non hanno AIDS, a partecipare ai test.
Test singoli o doppi
Riceveranno il vaccino un gruppo di volontari tra i 18 ei 56 anni d’età. I test coinvolgeranno gruppi non omogenei, che riceveranno entrambi i vaccini oppure uno solo. A differenza di altri test farmacologici, non sono previsti gruppi a cui sia somministrato un placebo. Infatti, ognuno dei partecipanti conoscerà il tipo di vaccino che avrà ricevuto. La tecnologia sviluppata potrebbe essere quella corretta per battere l’HIV ma sicuramente serviranno diversi mesi per trovare la soluzione definitiva. AIDS arriva finalmente il vaccino
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