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Agricoltori o operatori culturali

Agricoltori o operatori culturali

È il momento di rivedere la nostra posizione e reinventarci in modo innovativo anche se legato alle nostre radici.

La nostra recente visita a Novacella nel cuore del mondo millenario costruito dagli Agostiniani va in questa direzione. Gli Agostiniani erano dediti allo spirito, alla cultura più intima, alla cura delle erbe curative e della loro trasformazione. Senza trascurare lo sviluppo della viticultura di qualità e la relativa trasformazione. A questo si aggiungono quei servizi di accoglienza, ristorazione, incontri culturali che rendono questo luogo e il suo brand fra i più conosciuti. Agricoltori o operatori culturali

Una proposta millenaria

Questa inaspettata magnificenza millenaria ci porta a riflettere sul nuovo ruolo dell’imprenditore agricolo. È giunto il tempo di smettere di essere solo un produttore di derrate alimentari e basta. L’esempio di Novacella è illuminante rispetto al nuovo ruolo che assumeranno sempre più gli agricoltori. Sono operatori culturali con un forte impatto sulle comunità locali, e possono diventare educatori di un nuovo rispetto verso i prodotti freschi e trasformati. Un impatto solidale, sociale e che favorisce l’emergente domanda di gioire del gusto di vivere.

Momenti autentici e identitari

La richiesta, quasi impetuosa, è quella di giungere alla scoperta di momenti autentici e identitari. Preservare e innovare, con attenzione profonda a mantenere alti il valore del bello del paesaggio e dei buoni prodotti. Questo non significa valorizzare solo prodotti di lusso, ma portar il gusto italiano per la bellezza, in senso lato, verso chi arriva presso le nostre realtà rurali.  L’Italia è destinazione enogastronomica per eccellenza per tutto il mondo, un paese ambito per tutti i turisti. Alla base di questo grande successo ci sono gli imprenditori rurali. A che grado di consapevolezza? Quanto sono disposti a investire per mantenere alto questo tipo di valore? 

Agricoltori o operatori culturali

Agricoltura come valore aggiunto

Sicuramente l’agricoltura di montagna non è quantitativa, pertanto la leva fa fatta sulla qualità. Attraverso una approfondita coerenza, che non tradisca la propria anima storica e identitaria. La cucina, grazie agli chef di alto livello, sono i prodotti vettore del nostro territorio. Sono loro gli apripista, ma tocca a tutti noi imitare il percorso dei saggi Padri Agostiniani. Loro hanno saputo gestire con cura maniacale le scelte per arrivare ad un’agricoltura ad alto valore aggiunto. A noi occorre saper interpretare quello sforzo e palesarlo.

Una richiesta pressante

Ce lo chiedono i consumatori, sempre più attenti, informati, e alla ricerca di solidi ancoraggi. Il caos che gli ultimi avvenimenti mondiali stanno generando modifica il life style consumistico. E chi meglio del mondo rurale, legato a doppio filo dal vivere intensamente il territorio, può dare risposte in quel senso. Gioire del gusto della vita, assaporare gusti più genuini attraverso un’alimentazione sana, riscoprendo le proprie radici. La ricerca del benessere e di ancoraggi alla bellezza ambientale sono grandi volani attrattivi.

Timori di un cambio di stile di vita

La paura di perdere abitudini, date per scontate, come la impossibilità di viaggi a lungo raggio, riporta al centro il turismo enogastronomico. Località raggiungibili facilmente, in linea con sostenibilità, ambiente e inclusività sociale. La ricerca dei piccoli borghi in cui la vita di relazione è più umana, a contatto con i produttori e trasformatori. È qui che i grandi chef esprimono il meglio della loro cultura, attingendo dai prodotti locali e dalla loro unicità.

Unici e attrattivi

Per diventare ancor più unici e attrattivi serve una evoluzione dell’imprenditore rurale. Restare ancorati al solo ruolo di produttore non più sufficiente, serve un upgrade. L’attenzione al territorio è diventata sempre più importante, e serve anche saperlo raccontare. L’utilizzo della comunicazione, con molta attenzione ai canali social è un punto di forza delle aziende. Chi meglio sa raccontarsi e proporsi, conquista attenzione da parte dei turisti. Tradizione e innovazione vanno a braccetto, il Brand Awards ci definisce con una semplice frase “gusto per la vita”. Sta a noi applicarlo alla lettera e trasformare questo desiderio di gustare la vita in opportunità. Agricoltori o operatori culturali

Agricoltori o operatori culturali
Abbazia Novacella

Credits: Olab&Partners, Pixabay

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Agricoltori o operatori culturali per trasmettere il gusto della vita che costituisce il brand italiano della nostra eccellenza
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