Un enorme spreco di risorse nascosto da un presunto aspetto sanitario
Il numero delle persone che non hanno la possibilità di avere accesso ad acqua corrente pulita in tutto il mondo è molto grande. Sono loro che dovrebbero preoccuparsi per tutti gli aspetti sanitari che sono collegati a questo problema. Invece sono coloro che già hanno accesso a condotte idrauliche a consumare la maggior parte dell’acqua in bottiglia, la più grande truffa che possiamo immaginare.
L’acqua distribuita nelle nostre case è buona e pura
L’acqua che esce dai nostri rubinetti è buona e pura, usualmente più salubre di quella in bottiglia perché controllata più spesso. Molte persone indicano il sapore come elemento principale della loro scelta. In realtà in prove cieche solo un terzo dei consumatori ha saputo indicare quale fosse l’acqua imbottigliata rispetto a quella del servizio pubblico. In Italia il costo al litro non è rilevantissimo ma se si fanno le dovute proporzioni, ci sono paesi in cui converrebbe bere benzina e viaggiare ad acqua.
I maggiori consumatori Usa e Cina
Sono i due paesi che consumano la maggior parte di acqua in bottiglia Usa e Cina. I prezzi sono veramente alti, circa 2 euro a bottiglia contro i 25 centesimi del litro al rubinetto. Il valore del mercato Usa delle acque minerali si aggira sui 100 miliardi di dollari. Non sono acque di qualità speciali adatte per specifici regimi alimentari, perciò non si comprende appieno l’esigenza di spendere tanto denaro per un prodotto che non garantisce dei plus particolari. Tra l’altro l’acqua in bottiglia di plastica rischia la contaminazione da particelle di micro-plastica.
Gli aspetti sorprendenti
L’acqua in bottiglia s’è trasformata in un vero e proprio business che ha modificato completamente il mercato delle bevande. La cosa sorprendente è che gli acquisti di acqua hanno superato quello delle bibite gassate e della birra, autentici totem della cultura dei consumi statunitensi. Bere acqua in bottiglia ha un costo superiore di 2.000 volte rispetto a quella del rubinetto. Per mantenere questo mercato florido vengono diffuse notizie false sulla qualità dell’acqua pubblica. Oppure si attribuiscono qualità superiori ad acque che invece sono assolutamente normali e non dotate di “poteri magici“.
L’inquinamento ha creato paure irrazionali
L’inquinamento delle falde acquifere o degli acquedotti (in alcuni casi veramente documentato) ha creato paure irrazionali. Questi timori hanno fatto incrementare il consumo di acqua in bottiglia. Il caso di Flint in Michigan dove l’intero acquedotto era stato contaminato, viene costantemente citato da chi non nutre fiducia nell’acqua del rubinetto.
I costi di produzione e trasporto
Il costo di produzione per imbottigliare è elevato, così come lo spreco, per i processi produttivi 400cc di acqua vengono sprecati per ogni litro. Il petrolio necessario per produrre i contenitori di plastica è stimato in 50 milioni di barili. L’energia consumata e quella per il trasporto fino al punto vendita viene scaricata sul prezzo finale. Anche il riciclo non funziona correttamente, meno del 20% delle bottigliette finisce nei centri di raccolta, le restanti sono disperse nell’ambiente e nel mare. Per tutti questi motivi evitate di consumare acqua in bottiglia. Se è il sapore a non soddisfare i vostri criteri passate ai sistemi di filtraggio, se ne gioveranno le vostre finanze e non contribuirete ad aggiungere altri inquinanti in atmosfera.

