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Accademia rilancia col l’imprenditoria femminile

Accademia rilancia col l’imprenditoria femminile

La necessità di dare maggiore visibilità alla capacità imprenditoriale ha dato vita a nuovi brillanti progetti e start-up

La collaborazione con Accademia d’Impresa maturata negli anni, ha portato Emanuela Corradini ad interessarsi ai nuovi progetti. Frequentare quelle mura amiche ha fatto riaffiorare bei ricordi, ed ha dato la stura alle tante piacevoli collaborazioni degli anni scorsi. Il nuovo progetto di Accademia, con cui si rilancia, è dedicato al mondo femminile. Ma non si fermerà qui. La presenza di Alessandro Garofalo come presentatore ne conferma la qualità e l’ampio respiro. Accademia rilancia col l’imprenditoria femminile

Tre progetti al via

I primi ad usufruire dell’appoggio di Accademia sono tre progetti tutti virati al femminile, raccolti in una definizione molto calzante Unconventional Business. Le attività svolte da donne potrebbero apportare un enorme innalzamento del PIL. Ma ancora sono poche le attività che riescono a superare gli esordi. L’enorme gender gap è stato ben evidenziato dalle relatrici Sara Boller e Annalisa Zeni. Con numeri e situazioni molto evidenti, che invitano a superare questo disavanzo ed a coltivare altre possibilità come un business non convenzionale.

Esordio per tre imprenditrici

L’esordio di questa collaborazione con Accademia d’Impresa è affidato a tre progetti molto diversificati e di grande interesse. Vera Boni ha presentato “PULK” uno spazio creativo multiculturale. Uno spazio dove la cucina multietnica, ha uno spazio rilevante. Fatto di supper class e cooking events raccordate da un ambiente che è uno spazio espositivo in costante mutamento. Un luogo fluido dove le esperienze fluiscono tra esperti di cucina internazionale e desiderio di condividere esperienze, andando oltre il convenzionale.

Accademia rilancia col l’imprenditoria femminile

Atotus di Silvia Atzori

Un modello di economia circolare legata ad una moda sostenibile. Raccoglie tutti gli input della filiera dai produttori di tessuti e filati, ai designer, tutti legati ad una cultura no profit. I capi raccolti da “ATOTUS” vengono valutati e raggruppati per esser destinati a riciclo, upciclying e riuso. Al centro dell’attività c’è la sostenibilità che viene valutata grazie a dei Tips, una moneta di scambio e scontistica. L’aspetto più rilevante è il coinvolgimento diretto di tutti gli attori della filiera, fino al consumatore finale.

Mission Empathy

Michela Fazzito introduce la sua idea di sostegno e di sollievo per i bambini ospitati in ospedali e strutture sanitarie. “MISSION EMPATHY” offre servizi didattici, laboratori ricreativi e interattivi personalizzati in base all’età e alle necessità dei bambini. A fornire un upgrade rispetto ai servizi normalmente forniti c’è una grande attenzione all’emotività. Il progetto vuole evidenziare come il benessere emotivo riduca il bisogno di utilizzare medicinali.

Start up con grandi margini di sviluppo

È Alessandro Garofalo a sottolineare “cos’è l’innovazione e perché definiamo queste aziende innovative? Abbiamo pensato di dare valore all’innovazione delle imprese delle testimoni coinvolte e riteniamo che dia il modo migliore per valorizzare la loro capacità innovativa.” Accademia rilancia col l’imprenditoria femminile

Accademia rilancia col l’imprenditoria femminile
Sara Boller Annalisa Zeni
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Le imprenditrici
Il direttore di Accademia d’Impresa e Alessandro Garofalo

Credits: Olab, Accademia d’Impresa

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Accademia rilancia col l’imprenditoria femminile, tre progetti nati da start up che pongono grande rilievo alla sostenibilità e alla solidarietà
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Olab

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