I trasporti col Nord Europa passano quasi tutti da qui.
Mercoledì 20 febbraio abbiamo avuto l’onore di presenziare all’evento relativo al 60° anniversario dell’Autobrennero presso il Palarotari di Mezzocorona TN. Un’autostrada vitale per i collegamenti fra Italia e Europa. Un programma denso, per un evento davvero speciale, ospiti importanti e un filo conduttore unico: l’A22. Realizzata, gestita e portata ai massimi livelli qualitativi e di gestione da sei Province, Modena, Reggio Emilia, Mantova, Verona, Trento e Bolzano.
Uno staff dedicato di altissimo profilo, gestione diretta di progettazione, sicurezza, investimenti e sviluppo. Presenti come ospiti il Presidente attuale Luigi Olivieri e Paolo Mieli giornalista e scrittore.Ennio Cascetta professore della Pianificazione dei Sistemi di Trasporto dell’Università di Napoli. Walter Pardastcher AD dell’Autostrada del Brennero SpA. Carlo Ratti professore del MIT di Boston, e Carlo Costa Direttore Tecnico Generale dell’Autostrada del Brennero SpA. L’evento ha ricevuto un saluto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente del Parlamento UE Antonio Tajani. Un evento davvero speciale per il 60° anniversario dell’A22.
Fortunatamente lo Stato non è intervenuto nel finanziamento
“ L’A22 – ha affermato Mieli – ha avuto l’onere di costringere le sei Province a autofinanziarsi per costruirla, generando così una responsabilità solidale con i territori e le genti che vi vivono. Questa fondamentale tratta ha consentito e consente lo sviluppo economico e, al contempo, da un forte senso di appartenenza. Fortunatamente lo Stato non è intervenuto nel finanziamento e nella costruzione! Mi auguro che la governance rimanga altri 60 anni nelle stesse mani!”
Un canale importantissimo di comunicazione e un monito
“Dal Brennero, ci ha illustrato il Prof. Cascetta, passa il maggior numero di merci e turisti da e per l’Italia. Bloccare l’A22, significherebbe bloccare l’Italia. L’esempio del ponte Morandi di Genova rappresenta un monito in quel senso, sarebbe un vero disastro economico nazionale e europeo.”
Investimenti in manutenzione e opere di supporto
Consapevoli di questo i tecnici dell’A22 guidati dall’Ing. Costa, investono ogni anno oltre 50 milioni in manutenzione e opere di supporto. Ma anche questo non basta per evitare che la qualità della vita, come ad es. in Val d’Isarco, sia resa difficile dall’eccesso di inquinamento. Indispensabile quindi spostare il traffico dei tir su rotaia per cui gli investimenti di A22 si sono indirizzati sulla grande opera del tunnel di base del Brennero.
Treni lunghi fino a 1 km di camion
Questo consentirà di caricare i camion sui treni e trasportare treni merci lunghi fino a 1 km. Con una frequenza giornaliera inimmaginabile con la situazione attuale. Il Prof. Cascetta, e tutti noi ci auguriamo, che il traffico su rotaia arrivi al 70% delle merci del Brennero a opera ultimata. Esattamente come avviene attualmente in Svizzera. L’autostrada infatti è al limite della sua portata, è arrivata alla media di 44.000 passaggi di veicoli al giorno, erano solo 11.000, 30 anni fa!
Tutti in fila indiana
Il contestatissimo provvedimento di far viaggiare i camion in fila indiana su un’unica corsia, ha portato alla riduzione pari a meno 86% di morti in 10 anni. Una soluzione semplice, ma di una efficacia e etica davvero fantastica! Purtroppo non adottata da altre autostrade. L’obiettivo è arrivare a mortalità zero! Sono stati effettuati grandi investimenti in iper tecnologie per controllare e intervenire in caso di crisi. Tanto che la media di tempo che intercorre fra un evento e l’intervento degli operatori, in autostrada, si attesta mediamente in massimo 7 minuti.
Collegamento strategico per tutti gli assi, a rischio di blocco
Gli investimenti europei in infrastrutture vedono l’A22 come collegamento con tutti gli assi autostradali, marini e ferroviari d’Europa, una volta completate le opere progettate. Purtroppo le grandi opere sono a rischio di blocco da parte dell’attuale governo, con un danno immediato e strategico per le nuove generazioni. Ci si auspica che ciò non accada. Anche se è di oggi la notizia del blocco della bretella Campogalliano/Sassuolo che dovrebbe collegare il distretto mondiale della ceramica.

