Stima di un incremento del 10% per i consumi legati alle tavole di Natale e Capodanno
Incremento a due cifre, molto superiore all’effetto inflattivo. I costi delle materie prime, dei servizi energetici non bloccano gli acquisti. Gli articoli alimentari legati alla tradizione italiana, soprattutto i dolci, restano tra i generi più ambiti. L’export continua a viaggiare in modo costante e questo contribuisce all’economia nazionale. La spesa dedicata al cibo cresce del 10,4% rispetto all’annata precedente (dati Confartigianato). A dicembre incrementa la spesa alimentare Leggi tutto: A dicembre incrementa la spesa alimentare
Richieste golose
È il cuore dell’Europa ad essere innamorato dei nostri prodotti e a contribuire all’incremento. Panettoni, pandori, altre specialità natalizie, cioccolato tra le voci più richieste. Francia, Germania e Inghilterra confermano la loro stima per i prodotti nazionali. La Francia è il primo cliente ma seguita a stretto raggio da altre nazioni. Anche gli Stati Uniti sono forti consumatori, anche se in questo caso dovremo guardarci dalla concorrenza sudamericana. I panettoni Bauducco sono molto diffusi oltreoceano e contribuiscono a rendere l’azienda brasiliana la maggiore produttrice al mondo di panettoni. L’italian sounding in questo caso non può essere contestato, il titolare infatti, è di solide radici italiane.
Anche gli italiani
Anche i nostri connazionali contribuiscono a mantenere alta la percentuale d’incremento degli acquisti. Le stime parlano di un aumento di acquisti del 10%. Mentre la tendenza è verso una frenata generale per il settore alimentare, dicembre si muove in controtendenza. Il desiderio di passare un Natale sereno ed in famiglia contribuisce a far volare i fatturati. Lombardia, Lazio e Campania sono le regioni che spendono maggiormente, ma il discorso è allargabile a tutto il territorio nazionale
Qualità innanzitutto
Viene premiata la qualità dei prodotti. Gli artigiani del made in Italy, hanno saputo imporre la bontà e la qualità degli ingredienti come fattori di crescita. La fantasia è ancora il grande merito dei nostri pasticcieri, vinificatori e birrai. I prodotti delle feste sono originali e molto vari. Questo crea il presupposto per mantenere alto il livello d’interesse degli acquirenti. Il patrimonio di DOP, IGP e la geolocalizzazione di tante specialità crea un sistema attrattivo.
Lavorare su informazione
Occorre lavorare ancora molto sull’informazione da fornire alla clientela. Creare il desiderio di assaggiare e degustare le tantissime specialità presenti sul territorio nazionale, deve essere una priorità. Tutta la conoscenza, le specializzazioni, le capacità produttive, devono essere incanalate in quel senso. Sappiamo fare, sappiamo creare cose piacevolissime, rendiamole fortemente attrattive per migliorare il nostro mercato. Il potenziale è enorme, i nostri brand sono celebri e vengono saccheggiati, perché le assonanze aiutano a vendere. Sfruttiamo queste occasioni, imponiamoci sul mercato degli alimenti e delle bevande, proteggendoci allo stesso tempo dai falsi.
Tipicità che deve essere un vanto
Sono oramai innumerevoli gli articoli riconosciuti come unici, legati ad un territorio o ad una specifica lavorazione. Un tesoro di conoscenza che non deve essere disperso. Il nostro cibo e le nostre bevande sono in grado di primeggiare ovunque. I turisti li indicano nei primi posti delle loro motivazioni di viaggio, per visitare l’Italia. In questi giorni è arrivata la conferma che la nostra cucina è al primo posto in gradimento tra tutti i consumatori mondiali. Una dichiarazione d’amore nei nostri confronti che dobbiamo saper far crescere ancora. Rimbocchiamoci le maniche, il piacere del gusto deve ancora fare altra strada. A dicembre incrementa la spesa alimentare
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