Un’occasione per godere una buona tazza ma anche per pensare al futuro del nostro infuso preferito
L’origine della Giornata internazionale del caffè è sconosciuta. Nel 1983 un evento dedicato al caffè s’è tenuto in Giappone, forse è quella la data a cui fare riferimento. In pochi anni l’evento ha raggiunto una grande popolarità ed ha dato vita ad una organizzazione che ha assunto il nome di ICO (International Coffee Organization). La data in cui festeggiarlo ha ballato per un po’ attorno alla fine di settembre fino ad approdare al 1° Ottobre. Ora è codificata in quella data ovunque. 1° Ottobre giornata internazionale del caffè
Una festa della bevanda più amata
È una festa che non riguarda solo la bevanda nerissima, ma tutta la filiera che se ne occupa. Dalla piantagione fino alla nostra macchina preferita per produrla in casa, alla moka o al bar. È una filiera complessa, che parte quasi ovunque da paesi situati nelle aree tropicali, che hanno bisogno di svilupparsi in quota. Con tutte le difficoltà produttive di terreni non pianeggianti. Dove la manualità ha ancora una grande rilevanza sui costi produttivi. Dove esiste ancora il pericolo di sfruttamento.
Trasporti e tostatori
La catena dei trasporti per fare arrivare le bacche verdi o tostate, ai grandi distributori è un anello molto importante. I tostatori sono parte integrante del processo, la scelta del livello di tostatura influisce sul sapore, quasi quanto la zona di produzione. Ogni brand ha una propria filosofia di approccio, che rende riconoscibile il gusto e che appassiona i degustatori. Infine i barman e coloro che lavorano nelle caffetterie che aggiungono sapienza a movimenti che sembrano standardizzati, ma che contengono piccoli segreti

Dedicata ad un tema
Ogni anno la ICO sceglie un tema a cui dedicare la festa. Quest’anno è dedicato alle giovani generazioni che si occupano del caffè in tutte le sue sfumature. Da nuovi metodi di coltivazione fino al riciclo dei residui. Molti coltivatori sono costretti a modificare le loro aziende per la crisi dei prezzi, che ha coinvolto anche le piantagioni. I giovani tendono ad abbandonare i campi per cercare fortuna in altri mestieri. Perciò coloro che resistono e vogliono continuare o innovare sono particolarmente graditi. Ancor meglio se sono donne ed in grado di progredire grazie ad aziende che fanno della sostenibilità il loro focus.
Supporto alle imprese
ICO ha deciso di non limitarsi a festeggiare ma di dare un proprio fattivo contributo. Promuove aiuti alle aziende produttrici, per limitare l’abbandono delle coltivazioni. Inoltre fornisce strumenti formativi per coloro che vogliono intraprendere l’attività. Salvare e far progredire la cultura del caffè è il loro target, e favorire i più giovani è il modo per garantire un futuro alla più amata bevanda. Sono tre miliardi le tazzine che vengono servite e sorbite ogni giorno. Un potenziale enorme che è giusto proteggere e sviluppare. 1° Ottobre giornata internazionale del caffè. Per maggiori informazioni www.internationalcoffeeday.org

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